La tappa successiva è stata un vero disastro. Infatti abbiamo percorso il Parco Nazionale Queulat sotto il diluvio universale e quindi, infreddoliti e distrutti sia fisicamente che moralmente, non abbiamo potuto ammirarne gli scenari incantevoli e maestosi.
Al risveglio a Villa Amengual eravamo quasi increduli. Dopo 5 giorni di piogge intense era riapparso il sole! Lo sterrato era a tratti veramente pessimo e zigzagando tra una buca e l'altra siamo passati con sorpresa alla strada asfaltata qualche chilometro prima di Villa Manihuales. Da qui in poi il sole non ci ha più abbandonato raggiungendo temperature davvero inaspettate. Grazie alla strada asfaltata abbiamo proseguito velocemente fino a Puerto Aysen. L'impatto con il "traffico" di questa cittadina e la visione di un semaforo dopo circa una settimana passata fuori dalla civiltà ci aveva intimorito.

I 67 km da qui a Coyhaique sono stati senza ombra di dubbio i più facili che abbiamo percorso. Infatti si segue un leggero falsopiano lungo il Rio Simpson e nell'ultimo tratto si sale su un passo da cui ci si "fionda in picchiata" fino alle porte del capoluogo dell'Aysen.
Coyhaique è una graziosa cittadina dove si può trovare tutto quello di cui si può avere bisogno. Pensiamo che la giornata di riposo trascorsa qui ci sia stata utile per ricaricare le batterie in vista della tappa più lunga del giro. 

Prima di arrivare alla vista delle magnifiche guglie del Cerro Castillo bisogna percorrere 100 km e oltrepassare due passi, uno di 1000 m e uno di 1120 m. Ma la fatica più dura non è stato pedalare, bensì quella di scacciare le nuvole di tafani indemoniati sotto un sole cocente e una temperatura che ha raggiunto i 40 gradi!

Appena fuori dal pueblo di Villa Cerro Castillo abbiamo ritrovato lo sterrato della carretera.

Lago General Carrera

Pinguini di Magellano

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27° al Glac. Perito Moreno

Laguna Verde

43 kg

Vicino a Villa Cerro Castillo

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