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Percorrere questo itinerario immersi in ambienti unici e remoti è sicuramente un'avventura indimenticabile. Dopo due giorni di viaggio trascorsi tra aeroporti e stazioni dei bus siamo giunti a Puerto Montt, caratteristica cittadina in stile nordico in cui abbiamo assemblato le bici e acquistato le ultime cose utili per il viaggio. Da qui siamo partiti con un lentissimo traghetto con destinazione Chaiten, dove siamo sbarcati dopo dodici ore di navigazione, in una mattina fredda e piovosa. L'aria che si respirava era quella classica dei luoghi di frontiera oltre la quale non si sa mai cosa ti puo' attendere e, carichi come i muli, ci siamo immessi sulla carretera. Il nostro sogno si stava materializzando, l 'entusiasmo era alle stelle e nemmeno l'incontro con il mitico "chubascos" patagonico ( fredda pioggerella che si infittisce sempre più ) è riuscito a smorzarlo. Col motto " inizio bagnato, inizio fortunato" il secondo giorno, al mattino presto abbiamo abbandonato Puerto Cardenas e, poco dopo, siamo dovuti scendere dalle bici per spingerle mestamente per una salita di 5 km con una pendenza media del 9%. Superata Villa Santa Lucia siamo transitati lungo la Valle Rio Frio per poi raggiungere Villa Vanguardia, un semplice avamposto pionieristico costituito da "ben" 8 abitazioni. Sempre sotto un cielo minaccioso siamo ripartiti il giorno seguente verso Puerto Puyuhuapi e, anche qui, siamo giunti bagnati fradici dopo aver pedalato sul continuo saliscendi della carretera, tanto inutile quanto taglia gambe. |
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I quattro amici |
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Alla partenza da Coyhaique |
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Il Cerro Castillo |
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Sulla Carretera |
Il diluvio nel Queulat |
Vista su Coyhaique |
Copyright 2003 Avesani Dimitri |
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