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Dalla strada le foreste thailandesi possono assomigliare ai nostri boschi con la differenza che non sono interrotte da case e una volta addentrativi si sente la forte umidità che permea i vestiti. Vi si possono ammirare immensi ficus e altre piante tropicali che da noi, avendo fortuna e pollice verde, è possibile fare crescere solo in vaso. Qui vitto e alloggio sono di facile reperibilità: pur avendo la tenda per le emergenze, abbiamo trovato da dormire sempre con prezzi molto bassi: ovviamente bisogna sapersi adattare. Per quanto riguarda il cibo ci siamo trovati benissimo, si mangia con poco ed si trovano numerosi “baracchini” lungo le strade e nei paesi, dove si possono acquistare bibite e cose da mangiare; per non parlare poi delle infinite varietà di frutta che si acquistano sempre lungo la via. I thailandesi fanno molto uso di spezie e i loro piatti sono quasi tutti molto piccanti. Noi abbiamo adottato il “Phat Thai” (spaghetti di riso) come nostro piatto preferito, visto che lo mangiavamo quasi tutti i giorni.Nel nord pezzi di carne di pollo e maiale vengono mescolati insieme agli spaghetti, al sud si usano invece pesce e, soprattutto, gamberetti. Qualche volta la pioggia ci ha costretto a fare delle soste obbligate o delle tappe forzate per raggiungere un luogo asciutto. Nelle giornate serene, nelle ore più calde ci dovevamo fermare, perché il calore era opprimente. |
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Alberi della gomma |
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Farfalla al Khao-Sok |
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