|
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altri templi da vedere si trovano ad Ayutthaya (antica capitale del Siam), nel parco di Si Satchanalai – Chaliang (dichiarato oggi patrimonio universale dell’umanità dall’UNESCO) e quelli di Sukhothai. Scendendo da Chiang – Mai in direzione Bangkok, ad un certo punto le foreste vergini lasciano gradualmente il posto ai campi coltivati. Principalmente si vedono risaie, ma anche bananeti, piantagioni di ananas e altra frutta. Vicino al mare si trovano anche saline ed allevamenti di gamberetti, che sono molto usati nei piatti locali. La strada è sempre stata abbastanza pianeggiante tranne il pezzo di strada fatto per giungere al parco nazionale Kao Sok. Giunti sull’isola di Phuket, abbiamo visitato la città omonima, il suggestivo mercato dove si vende qualsiasi cosa. Abbiamo poi preso un “songtaew” e siamo andati a vedere la famosa spiaggia di Patong. Non ci è piaciuta molto: noi amiamo la pace e la tranquillità e qui sembrava di essere a Rimini nei giorni di massima affluenza di turisti. A parte il paesaggio la cosa che colpisce di più è il comportamento della gente: sono persone tranquille, cordiali, cercano di dare il proprio aiuto se possono e se, soprattutto, si riesce a farsi capire. Vivono con quel poco che hanno, molte famiglie in capanne lungo le strade o sulle palafitte in quanto nella stagione delle pioggie c’è un forte rischio di esondazioni. |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ponte a Si-Satchanalai |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||
Incontro lungo la strada |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||
Copyright 2003 Avesani Dimitri |