Normalmente in luglio fa caldo, ma l’anno in cui ci siamo stati noi in genere era sempre abbastanza ventilato; c’è stato brutto tempo solo sulle montagne della Galizia, cosa che ha contribuito a rendere le salite ancora più dure. Siamo andati nel periodo immediatamente precedente al Giubileo del 2000: lungo la via c’erano molti più pellegrini del solito e diventava anche difficile trovare da dormire negli “Hostal” del pellegrino. In ogni caso avendo a disposizione soldi da spendere si può sempre riposare negli alberghi, trovando anche sistemazioni a prezzi modici. Abbiamo impiegato otto giorni per fare il “Camino”, con una media di circa 100 km giornalieri. Noi non abbiamo percorso tutto il viaggio sulla via dedicata: a volte abbiamo optato per arterie trafficate per accorciare la strada. E’ comunque possibile ricalcare l’esatto itinerario, compresi i sentieri che passano tra i boschi (sono i tratti più impegnativi quando si portano sulle bici i propri bagagli): con un po’ di calma e allenamento si riesce ad arrivare a destinazione soddisfatti del viaggio e con un accresciuto bagaglio culturale che ci si porta poi a casa. Giunti a Santiago, visitata la Cattedrale ed esplicate alcune formalità, abbiamo intrapreso la via del ritorno, previsto in autobus: abbiamo incontrato qualche difficoltà dal momento che quelli della locale azienda di trasporti non conoscono gli orari dei mezzi di trasporto che servono la regione confinante. Consigliamo questo itinerario a tutti quelli che si avvicinano al cicloturismo e non vogliono essere vincolati da lunghe tappe a causa delle distanze tra i paesi. E' possibile trovare vitto e alloggio percorrendo solamente una trentina di chilometri al giorno.

A O Cebreiro

Nel Bosco lungo il Camino

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